Novembre
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l'odorino amaro
senti nel cuore...
Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno.
Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. E' l'estate,
fredda, dei morti.
Giovanni Pascoli
2 commenti:
Molto bella questa poesia.
Debora
Bellissima poesia che mi fa ritornare ai giorni trascorsi a scuola (tantissimo tempo fa)
Ieri mattina, guardando dalla finestra la Mole nascosta, mi è venuta in mente il verso della poesia di Carducci...La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale...
Tante serene giornate
nonnAnna
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